mercoledì 14 luglio 2010

Emergenza Caldo 2010

Ha preso ufficialmente il via il "Piano caldo 2010". Le positive esperienze condotte negli anni passati, infatti, hanno portato la Regione a mettere nuovamente a punto un programma unitario, chiaro e sintetico, di strumenti e proposti utili a definire localmente le più opportune attività di prevenzione dei danni alla salute dovuti alle ondate di calore estivo.


Il piano prevede innanzitutto un monitoraggio delle condizioni climatiche: l’ARPA Piemonte produce tre distinti bollettini previsionali, uno specifico per la Città di Torino e l’area metropolitana, uno per i comuni della provincia di Torino e uno per gli altri capoluoghi della regione, a +24, +48 e +72 ore. I bollettini sono inviati via internet alle aziende sanitarie, ai medici di medicina generale, ai servizi sociali di Province e di Comuni e agli enti gestori delle strutture per anziani e disabili.

Visualizza il bollettino con i dati relativi a Pralormo (consultare la Zona TO.5): clicca qui

Per ogni azienda sanitaria, inoltre, sono stati predisposti elenchi dei cosiddetti soggetti “fragili”, riconosciuti in base a fattori clinici, risultati correlati con i rischi maggiori di mortalità in caso di ondate di calore. I distretti, in collaborazione con i servizi socio-assistenziali e i medici di medicina generale, hanno verificato la presenza di una solida ed efficace rete di supporto e di un caregiver in grado di gestire le diverse attività di monitoraggio attivo previste.

Il Centro di epidemiologia, salute ambientale e il Centro Sistemi previsionali ambientale di Arpa Piemonte – fino al 15 settembre – si occuperanno di monitorare gli effetti sulla mortalità nella città di Torino e nei capoluoghi di provincia, in particolare proprio sui soggetti ultrasettantacinquenni.

È stata poi realizzata la campagna informativa "Caldo? Istruzioni per l’uso" clicca qui, con il nuovo pieghevole distribuito presso gli ambulatori dei medici di medicina generale e delle ASL, le farmacie, gli ospedali, gli uffici pubblici e gli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, e con un poster affisso negli studi dei medici di medicina generale. Il depliant e il poster contengono consigli, raccomandazioni e informazioni utili ad affrontare l’emergenza.

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